
Ci ha lasciati a 87 anni. E con lui se ne va davvero un pezzo importante della storia di Messina e del sud. Nino Calarco, giornalista nato sulla strada, politico per "missione", uomo di grandi idee e di ancor più grandi passioni, è stato per tutti il Direttore.
Per 44 anni ha guidato la Gazzetta del sud e assieme all'editore Uberto Bonino e a Gianni Morgante, è stato l'assoluto pilastro del quotidiano dei siciliani e dei calabresi, il giornale al quale ha dedicato tutta la sua vita. Non è un caso che a distanza di poco più di un anno dalla morte di Giovanni Morgante, Nino Calarco ha raggiunto in qualche isola dei beati quello che è stato un compagno di lavoro e un fratello e con il quale ha combattuto battaglie che, viste con la lente della storia, si possono anche definire epocali per le due regioni e per i territori di diffusione della Gazzetta. E' stato anche per oltre vent'anni direttore di Rtp e presidente della fondazione Bonino-Pulejo: fu lui ad aver creato il centro d'eccellenza Irccs Neurolesi.
Nato il 27 ottobre del 1932, fin da giovanissimo ha coltivato la sua autentica passione per il giornalismo, dando vita fin dal primo giorno alla grande avventura di quel giornale fondato da un imprenditore ligure, il Cav. Bonino, nella angusta sede di via XXIV Maggio. Cronista di razza, aveva il fiuto della notizia e a soli 27 anni divenne capocronista. Un impegno costante, h24, sui fatti che aveva la capacità di raccontare con incisività, usando a volte la sua penna come dinamite.
Uomo dai variegati interessi, scrisse molto anche di spettacolo, intervistando i più importanti nomi del cinema internazionale, ai tempi della rassegna di Taormina e Messina. Dal 1968 divenne direttore e da allora, fino alla prima decade del duemila, ha guidato il "suo" giornale con mano ferma, idee chiare, attenzione ai grandi eventi della storia ma anche ai più piccoli fatti di cronaca, che lui considerava di vitale importanza per un quotidiano di respiro meridionale e nazionale ma fortemente radicato nei territori.
Nino Calarco è stato anche politico, ma non certo per professione. Dal 1979 al 1983 fu senatore della Repubblica, eletto nella lista della Democrazia Cristiana. Era un modo di accompagnare il suo impegno giornalistico in un'altra veste, facendo sentire la voce dei calabresi e dei siciliani in Parlamento. Da direttore e da senatore portò avanti, e a compimento, battaglie di vitale rilevanza per Messina, come quella per la costruzione dell'acquedotto Bufardo che risolse la drammatica emergenza idrica degli anni della grande sete. E poi la lotta contro il degrado socio-urbanistico simboleggiato dalle sterminate baraccopoli messinesi. Fu componente della commissione parlamentare che si occupò dei servizi segreti deviati e della loggia P2.
Terminato il mandato parlamentare tornò alla direzione del giornale. E da lì si dedicò anche a un'altra grande sua passione personale e battaglia per il rilancio dello stretto e del sud: quella in favore del ponte. Nel 1987 venne nominato presidente della società pubblica Stretto di Messina Spa, che guidò fino al 2002, rinunciando a qualsiasi indennità o retribuzione. Nino Calarco è stato veramente una parte importantissima della nostra storia e a piangerlo oggi sono intere generazioni di giornalisti cresciuti sotto la sua guida e i tanti che lo hanno conosciuto, anche i suoi avversari, che lo hanno sempre stimato e rispettato. Addio, Direttore.
Persone:
7 Commenti
Marcello Cannistraci
25/08/2020 17:24
Direttore porta i saluti a mio papa' che la conosceva. Il Direttore della Fontana SpA Francesco Cannistraci, allora a Messina in via Corvino Orso ex centrale del latte. Sicuramente insieme veglierete sui Messinesi, popolo a cui avete dedicato una vita di lavoro.
Ermanno Pieroni
25/08/2020 17:43
Apprendo la notizia della scomparsa del Direttore Calarco. Ho avuto il piacere di frequentarlo alla Gazzetta del Sud ed apprezzarlo negli anni che ero Direttore Sportivo del Messina, con S. Massimino Presidente e Scoglio allenatore. Amava Messina e l’ACR Messina, sempre disponibile con il suo sostegno. Giungano alla Famiglia le mie più sentite condoglianze.
Piero Montes
25/08/2020 18:46
Addio caro Nino ti ricordo con molto affetto quando accettasti di nominarmi Corrispondente della Gazzetta da Giardini, comune in cui risiedevo. Direttore era il grande giornalista inviato di guerra, Orsino Orsini. Fu per me un onore. Esperienza eccezionale di vita che potei realizzare in perfetta sintonia con Mimì Ardizzone e con Gianni Morgante che mi onorarono anche della loro amicizia. Le mie più affettuose condoglianze alla grande Famiglia della Gazzetta. Piero Montes.
Antonio
25/08/2020 21:58
Grandissimo giornalista e uomo di larghe vedute,con lui scompare un uomo che ha dato tantissimo a Messina e alla Calabria , purtroppo uomini come Nino Calarco non ci sono piu, uomo di notevolissima cultura e umanità. Addio direttore.
GAETANO RIZZO
26/08/2020 01:06
Una persona straordinaria e dotata di un forte tratto umano, il mio primo Direttore, sin dal 1982. Condoglianze ai parenti ed alla famiglia - perché tale era con Lui e con il compianto Gianni Morgante e lo è ancora- della "Gazzetta del Sud".
Giuseppe Rinaldi
26/08/2020 13:35
Già Vostro corrispondente formulo sentite condoglianze
Asclepieus
26/08/2020 16:20
Con la dipartita di Nino CALARCO, Messina perde un pezzo della propria storia patria degli anni 50 -60-70-80-90. Con lui se ne va uno stile giornalistico preciso, sarcastico, originale e, per certi versi inimitabile. Si perde una persona di coraggio, fedele ai propri principi (quanto si vuole discutibili e criticabili). In tutti i casi, era, comunque, una persona con la quale si poteva discutere, ovunque, in modo costruttivo, anche se, molto ma molto intenso. Se c'era un tipo di umanità che Nino Calarco detestava, era quella formata dalle persone ipocrite e senza la schiena dritta. Personalmente, anche se non ero sempre d'accordo con lui, devo dargli atto della sua innata capacità di ascolto e di confronto. E credetemi : non sono doti da poco : tutt'altro. Mi fa molto piacere che quest'impostazione mentale, l'abbiano ereditata i suoi figli : Sanny e Duilio, cui va la mia sentita e sincera vicinanza in questo doloroso momento.