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Viviana e Gioele, svaniti nel nulla i testimoni dell'incidente in autostrada: inutili gli appelli

Viviana Parisi

Una intera famiglia, probabilmente di turisti, svanita nel nulla o che comunque non si è ancora messa in contatto con le forze dell'ordine. Sono i testimoni dell'incidente in cui lo scorso 3 agosto rimase coinvolta Viviana Parisi, la donna scomparsa e poi trovata morta nelle campagne di Caronia, e il figlio Gioele Mondello.

Padre, madre e due figlie, con accento settentrionale, a bordo di una berlina grigia. Questa la descrizione della famiglia che prestò i primi soccorsi e a cui, adesso, sono stati diretti numerosi appelli, caduti però nel vuoto.

Una testimonianza fondamentale potrebbe venire da quei turisti che hanno visto la donna e il bambino, che si sono fermati dopo l'incidente anche per pochi minuti chiedendo cosa fosse accaduto. Nonostante però l'appello del procuratore che sta indagando sul caso, delle forze dell'ordine, dei ricercatori, del padre del bimbo e della famiglia ancora queste persone non si sono presentate al primo posto di polizia per testimoniare quanto hanno visto e soprattutto riferire sulle condizioni della madre e dire se il bimbo era vivo. Gli inquirenti confermano che ancora non si sono presentati: si tratterebbe di una coppia con due figlie su una berlina grigia.

Intanto l'ipotesi che il piccolo Gioele sia morto in seguito all'incidente avvenuto nella galleria dell'autostrada Messina-Palermo non viene ritenuta credibile dalla famiglia della donna. Lo conferma anche Claudio Mondello uno dei due legali della famiglia Mondello, che scrive su Facebook: "È credibile la tesi (di cui apprendo dalla stampa) del bambino morto ad esito dell'incidente iniziale? No. Per le seguenti ragioni:l'incidente occorso è di lieve entità; se fossero emerse tracce ematiche, dall'analisi della vettura sottoposta a sequestro, stante il clamore suscitato dalla vicenda lo avremmo già saputo. Inoltre Viviana era morbosamente legata al proprio figlio. Secondo una ricostruzione siffatta avrebbe preferito guadagnare la fuga piuttosto che (quantomeno) tentare di soccorrerlo".

Il legale, che dice di esprimersi "a titolo strettamente individuale", aggiunge: "la tempistica dei fatti pare sia stata fulminea: Viviana, pertanto, avrebbe, in via immediata, deciso che fosse piu' utile tutelare se stessa piuttosto che Gioele e, quindi, guadagnato la fuga. Alcuni dei presenti sulla scena dei fatti non si limitano ad un rapido transito ma cercano di prestare soccorso: possiamo ritenere probabile che non si fossero accorti degli esiti di un incidente in danno del bambino? Questa ricostruzione (quantomeno allo stato delle emergenze) non mi convince affatto".

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