L'incidente e i turisti: nuovi tasselli a Caronia. In campo per Gioele le squadre che scovano i latitanti
«Il messaggio che voglio lanciare, che abbiamo concordato con il procuratore, e che si facciano avanti le due persone che si sono avvicinate alla mamma per prestarle soccorso». Lo afferma Pietro Venuti, avvocato della famiglia di Viviana Parisi, la donna trovata morta nei giorni scorsi a Caronia. Mentre soono in corso le ricerche del figlio Gioele, di 4 anni, il legale rinnova «l'invito» ai due turisti «a non avere alcun timore , di essere sereni e di dare un contributo per quello che è un momento particolare, l’aiuto delle loro testimonianze è fondamentale». La dinamica della presenza dei due turisti durante l’incidente stradale in cui fu coinvolta la donna è stata così ricostruita: «Quando il mezzo ha urtato - ha detto Venuti - si è fermato subito dopo: è una frazione di pochissimi minuti in cui la signora scende, gli addetti alla manutenzione si occupano subito di bloccare il traffico in autostrada per evitare ulteriori incidenti. L’auto dei turisti è il primo mezzo che si va a fermare subito dopo l’incidente: scendono dalla macchina, e questo è il dato importante, vanno ad avvicinarsi alla donna». «Abbiano avanzato richiesta di dissequestro e restituzione della salma - ha poi aggiunto Venuti - per i funerali ma passerà ancora qualche giorno perché sono in corso ulteriori indagini sul corpo». Intanto a cercare Gioele a Caronia ci sarà anche "il reparto dei carabinieri dei Cacciatori di Sicilia, che si occupa di solito della ricerca di latitanti" col compito di "perlustrare tutta la zona per cercare il bambino" oltre a "ulteriori unità cinofile che sono in arrivo". Ha aggiunto l'avvocato Pietro Venuti. "La Procura - ha aggiunto il penalista - sta vagliando tutte le ipotesi, non viene abbandonata alcuna pista. Ma l'obiettivo primario è la ricerca del bambino. È stato confermato con certezza che Gioele era vivo, tranquillo e sereno a Sant'Agata di Militello a bordo dell'auto della mamma".