Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Gioele solo nella boscaglia? I ricercatori ricostruiscono il percorso del bimbo: "In auto era vivo"

Proseguono, per l'undicesimo giorno consecutivo, le ricerche del piccolo Gioele, 4 anni, scomparso lo scorso 3 agosto insieme alla madre Viviana Parisi, la dj di 43 anni trovata poi morta nelle campagne di Caronia, nei pressi dell'autostrada A 20 Messina Palermo. Circa 70 persone tra vigili del fuoco, polizia, protezione civile, carabinieri e guardia di finanza stanno battendo le campagne. Le ricerche, dopo alcuni video che attesterebbero la presenza del bimbo con la madre a Caronia, si stanno concentrando nei luoghi vicini al ritrovamento per spingersi fino a dove, secondo i soccorritori, un bimbo di 4 anni impaurito poteva arrivare in una fitta boscaglia. I ricercatori stanno decespugliando gran parte del territorio per agevolare le ricerche e stanno utilizzando cani molecolari e per la ricerca di persone morte e droni. Dalle immagini video emerge anche ius altro dato nuovo e importante: "Dal video di Sant'Agata di Militello - ha detto il procuratore di Patti, Angelo Cavallo - si capisce che Gioele era vivo: si vede la faccia e si vede che è vivo. L'immagine è chiara. E questo rende più fondata l'ipotesi che nell'incidente stradale il bambino fosse con la madre. Parliamo di ipotesi perché c'è un 'buco' di 10 minuti". Intanto da Daniele Mondello, padre di Gioele e marito di Viviana, arriva l'appello commosso lanciato tra le lacrime: "Chiunque abbia visto qualcosa dopo l'incidente, nelle campagne, si faccia avanti, chiami la polizia. Io amo mio figlio e lo voglio trovare...". "Per quale ragione si è arrampicata su quel traliccio? Forse il bambino le è sfuggito e si è inoltrato nella boscaglia? Forse voleva esplorare la zona intorno da una posizione privilegiata? Perché è caduta?". Sono le domande della famiglia di Viviana Parisi, la dj scomparsa il 3 agosto scorso, assieme al figlio Gioele, di 4 anni, e trovata morta nelle campagna di Caronia, nel Messinese. A porli pubblicamente sulla propria pagina di Facebook è Claudio Mondello, uno dei due legali e cugino di Daniele. "Sono le stesse preoccupazioni che ha tutta la famiglia", conferma l'altro penalista, l'avvocato Pietro Venuti che oggi incontrerà il procuratore di Patti, Angelo Cavallo. Ieri Claudio Mondello, sempre su Fb, aveva cercato di fare una ricostruzione dell'accaduto alla ricerca, anche lui, di risposte. Il punto di partenza è "il profondo turbamento emotivo" di Viviana che "vuole recarsi alla 'Piramide della Luce'', un'installazione artistica, ma anche spirituale e mistica e lei era diventata molto religiosa". Tanto che, raccontano i familiari, leggeva spesso la Bibbia. Ed era stata molto scossa dall'emergenza Covid-19, da temere per la vita di tutti e in particolare del suo piccolo Gioele. Il percorso sull'autostrada Messina-Palermo è interrotto dall'uscita a Sant'Agata di Militello dove uno o più telecamere private di sistemi di videosorveglianza la collocano con il bambino in auto vicino a un distributore di servizio, forse per fare benzina. Poi l'incidente stradale, la foratura di un pneumatico della sua auto, il fermo in un'area di sosta e la fuga nelle campagne accidentate. E la tragedia finale con due diverse ipotesi, per Claudio Mondello: l'omicidio-suicidio o un incidente, perché "è una zona, quella in cui si smarrisce, irta di pericoli sia per la morfologia del terreno che per la fauna autoctona e, dato che nelle vicinanze insistono insediamenti umani, forse anche domestica".

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