Si svolgerà oggi l'esame autoptico sulla salma di Giovanni Coco, l'ex dirigente comunale di Taormina trovato morto nelle acque della baia di Naxos nella mattinata di sabato scorso. L'autopsia, che verrà effettuata al Policlinico universitario di Messina, servirà a chiarire la dinamica dei fatti ma non sembrano esserci dubbi sul fatto che l'ex funzionario del Comune di Taormina, per 42 anni impegnato negli uffici di Palazzo dei Giurati, si sia tolto la vita compiendo un gesto estremo. L'uomo avrebbe lasciato la sua camera, nella struttura in cui alloggiava a Giardini Naxos, poco dopo le ore 18 di venerdì e a quel punto si sarebbe diretto verso il luogo in cui, in prossimità della “nike”, si sarebbe compiuto l'ultimo atto di questa tragica vicenda e della vita di Giovanni Coco. Prima di andarsene Coco ha lasciato cinque lettere, ora al vaglio degli inquirenti. Ci sarebbero le sue ultime volontà, parole d'addio verso i familiari, e poi un ringraziamento al suo legale, che lo aveva difeso nei procedimenti in corso a carico dell'uomo, per quanto riguarda l'inchiesta “AcqueWin” sulle bollette d'acqua (nella quale aveva chiesto il patteggiamento e l'udienza per la relativa decisione era prevista il 17 settembre) e poi per un'altra indagine sull'esito di un appalto all'asilo nido comunale. Forse anche per queste vicissitudini, Coco potrebbe aver deciso di compiere il drammatico gesto di lanciarsi in mare. Per il momento sono soltanto ipotesi, che necessitano dei relativi riscontri e accertamenti. Dopo l'autopsia, che come detto dovrebbe avvenire in giornata, la salma verrà poi messa a disposizione della famiglia per poter celebrare i funerali. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina