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Messina, il “mare negato” di Punta Faro: buona parte dei quattro varchi resta inaccessibile

Il mare negato. È quello a ridosso di Torre Bianca, a Punta Faro, tra il ristorante “La risacca dei due mari” e quello che resta del “Calasole”. Un tratto di costa del mar Tirreno in pratica inaccessibile a quanti vorrebbero scendere in spiaggia proprio in quella zona. I varchi, sulla carta, per poter accedere sarebbero quattro. In realtà sono di meno, tenuto conto delle condizioni di degrado in cui versano e la mancanza di adeguata manutenzione e segnalazione. È una delle questioni irrisolte di Messina. Una vicenda che va avanti da decenni e che non ha mai trovato una soluzione.

La questione è questa. Per realizzare la cosiddetta Circonvallazione Tirrena venne espropriata una striscia di terreno, lasciando nella disponibilità dei proprietari la parte confinante con il demanio marittimo, con la spiaggia cioé. Questo portò molti di loro a recintare queste strisce a ridosso dell'arenile, non curandosi del diritto dei cittadini di poter accedere al mare. Vennero creati successivamente dei varchi, è vero, ma nel corso del tempo, di essi non si è occupato nessuno, tanto da renderli inagibili in particolare per chi è portatore di qualche disabilità e per gli anziani. Per non dire del degrado assoluto che regna lungo tutto questo tratto di strada, a causa delle recinzioni, spesso di fortuna realizzate dai proprietari. Una vergogna a cui si dovrebbe mettere fine con imposizioni da parte del Comune e della Capitaneria, per salvaguardare la sicurezza dei cittadini e il pubblico decoro.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina

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