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Eolie, stop ai “pirati” che invadono le grotte: deterrente per bloccare le barche a motore

Grotta del bue marino a Filicudi e Grotta del cavallo a Vulcano off-limits per tutte le imbarcazioni a motore che, nonostante le varie ordinanze d'interdizione, sono sempre “penetrate” all'interno di questi due siti di grande rilievo naturalistico. Grazie al progetto di Filicudi Wildlife Conservation, supportato dalla Guardia Costiera di Lipari, con il contributo di Aeolian Islands Preservation Fund, Blue Marine Foundation e altri donatori privati, si è proceduto ad interdire questi siti attraverso un moderno sistema di cavi e piccole boe eco-sostenibili che non intaccano gli habitat e le praterie di posidonia oceanica presenti sul fondale. A fine stagione estiva verrà tutto rimosso per essere reinstallato l'anno dopo. Nelle grotte, dopo tale intervento, si potrà, comunque, entrare a nuoto, in canotto, in sup e kayak.

«L'arcipelago delle Eolie - si legge in una nota di Filicudi Wildlife Conservation - è caratterizzato da grotte marine e piccole insenature di origine vulcanica che rappresentano un patrimonio naturalistico da tutelare e da proteggere. Spesso, durante il periodo estivo, imbarcazioni a motore, violando le ordinanze, entrano in queste aree arrecando disturbo, inquinamento e minacciando l'incolumità dei bagnanti al loro interno, per la caduta massi dovuta al rumore dei motori. Non meno importante è il fatto che le grotte marine rappresentano l'habitat riproduttivo ideale della foca monaca mediterranea, un mammifero marino a rischio di estinzione che, fino agli anni '60, era presente nelle Eolie, ma che ora risulta assente a causa delle attività di pesca e del disturbo antropico».

Secondo gli ambientalisti queste sono delle oasi anche per uccelli migratori: «Negli ultimi decenni, infatti, nelle grotte marine delle Eolie hanno trovato l'habitat ideale diverse colonie di rondone pallido, un migratore raro che staziona per tutto il periodo estivo nell'arcipelago, nidificando proprio nelle cavità dell'arco di ingresso».

A Panarea, all'ingresso della baia di Calajunco, è stato contestualmente “rafforzato” il sistema, installato da qualche anno, che impedisce l'accesso ai mezzi a motore. Si spera, quindi, che le nuove misure di protezione scoraggino i turisti che a bordo di natanti a motore non rispettano i divieti, arrecando un danno all'ambiente, rappresentando anche un'insidia per chi a nuoto esplora queste suggestive grotte delle Eolie.

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