Il Tar di Catania ha accolto il ricorso proposto dagli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti e sospeso l'intera procedura concorsuale bandita dall’Azienda Ospedaliera Universitaria "G. Martino" per l’assunzione di infermieri pediatrici. Il concorso - atteso da 13 anni - era stato caratterizzato da alcune segnalazioni di irregolarità sull'andamento della prova scritta, che si è svolta a ottobre 2019, di numerosi candidati esclusi.
L'attesa, per più di un centinaio di ricorrenti esclusi, si è rivelata vana ed una settantina si sono rivolti a diversi legali per contestare gli esiti concorsuali. Tutti i ricorsi proposti sono stati rigettati nei mesi scorsi dal Tar di Catania in fase cautelare e in alcuni casi anche con sentenza breve perchè "manifestamente infondati". Per il Tar etneo, in sintesi, risultavano non convincenti le censure proposte dai ricorrenti e relative alla presunta violazione dell’anonimato ed all’esistenza di alcune domande non attinenti al profilo per cui era stato bandito il concorso.
Lo stesso Tar ha, però, accolto i ricorsi proposti dall’avvocato Santi Delia, ammettendo dapprima i ricorrenti alla seconda prova pratica e, poi, da ultimo sospendendo l’intero concorso ritenendo fondato il dedotto vizio inerente il concreto svolgimento della prima prova concorsuale che, secondo Delia, non poteva essere un quiz a risposta multipla, ma doveva essere un tema e/0 tracce a risposta aperta. Per il Tar: "Il ricorso appare contraddistinto da un fumus di fondatezza, avuto riguardo al profilo di illegittimità dedotto in relazione alla prova scritta per violazione dell’articolo 12...".
"Si tratta - ha spiegato l’avvocato Santi Delia - del vizio a cui ci riferivamo in fase di valutazione prognostica dell’azione, quando parlavamo di inidoneità della prova rispetto al profilo messo a concorso. Non abbiamo, difatti, contestato solo talune delle singole somminastrate ma, in radice, la scelta dell’Azienda e della Commissione di imporre una prova scritta a quiz per l'accesso ad un profilo superiore al VI livello quanto, al contrario, le norme da noi individuate e che il T.A.R. ha confermato essere applicabili alla procedura, impongono la selezione dei candidati attraverso prove a tema o con domande a risposta aperta e non chiusa".
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