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Ruba soldi e bancomat ad un anziano a Messina, badante rimessa in libertà

Il Tribunale del riesame di Messina ha annullato l’ordinanza a carico di Susana Kostea, romena di 52 anni, che si trovava agli arresti domiciliari, previa riqualificazione del reato furto aggravato in abitazione in furto semplice. Accolto il ricorso del difensore, l’avvocato Francesca Giuffrè, che già in sede di interrogatorio di garanzia aveva chiesto la revoca della misura. Adesso la donna è stata rimessa in libertà in seguito alla nuova ordinanza emessa dal giudice Scolaro.

La collaboratrice domestica, secondo l’accusa, si sarebbe impossessata di 900 e 450 euro, nonché del bancomat e del relativo codice pin di in casa del datore di lavoro, asportandoli dalla cassaforte in cui erano conservati. Con le aggravanti di aver commesso il fatto “con destrezza, con abuso di relazioni domestiche e di aver profittato di circostanze riconducibili all’età della vittima tali da ostacolare la privata difesa”.

Inoltre, “al fine di trarre profitto per sé o per altri”, avrebbe utilizzato “indebitamente senza esserne titolare la carta bancomat”, effettuando “prelievi non autorizzati per un ammontare complessivo di 1000 euro”.
Nel corso dell’interrogatorio, aveva detto di non aver commesso alcun reato e anzi di essere stata sessualmente molestata dall’anziano. Era stato uno dei figli di quest’ultimo a denunciare i fatti.

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