«La cosa più triste di tutta questa vicenda è l’odio che corre sui social». Sulla Gazzetta del Sud in edicola Parla la mamma della ragazzina di 12 anni di Messina che sabato sera, nel cuore della movida, ha avuto un malore ed è stata trasportata in ospedale, fortunatamente senza conseguenze. «Premetto subito due cose: primo, mia figlia ha sbagliato, ed è stata anche punita; secondo, io ero lì, nella stessa zona e sono intervenuta subito, quando mi hanno chiamato. Per il resto, voglio che si chiariscano i fatti e che cessi la gogna mediatica, questa sì che sta facendo sentire male davvero la mia bambina». Ubriaca o no? «Ma quale ubriachezza! – risponde la mamma –, mia figlia da tempo soffre di attacchi d’ansia. Le è venuto quella sera. Aveva comprato una birra, l’ha ammesso e se ne è pentita, ma non l’ha neppure bevuta tutta». Il locale e la denuncia. «Ieri mattina – insiste – ho presentato denuncia contro i titolari del locale che ha venduto la bevanda a gradazione alcolica a mia figlia. Anche qui, sono state dette tante inesattezze: posso dirlo, non è il locale “Deja vu”, ma un altro e chi l’ha venduta conosceva l’età di mia figlia». I genitori dov’erano? «Eravamo insieme, io e il mio compagno, in un locale poco distante dalla zona dove mia figlia, assieme ad alcune sue compagne e ai suoi cugini. Siamo genitori responsabili, abbiamo educato bene nostra figlia, chi parla e accusa non sa nulla di noi». La cattiveria social. «Ma lo sa da quando è uscita la notizia sul giornale, e poi sui vari siti, mia figlia è stata letteralmente “massacrata”? Le mandano messaggi che non posso neppure riferire».