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Aids, fissata l'udienza preliminare sull’untore di Messina: scoperto un altro caso a Verona

Si aprirà il 3 luglio prossimo l'udienza preliminare per la clamorosa inchiesta sull’untore sieropositivo di Messina che negli anni scorsi ha contagiato alcune sue compagne ed è accusato di averne uccisa una.

C'è una data ufficiale quindi, dopo la richiesta di rinvio a giudizio depositata nei mesi scorsi dal pm Roberto Conte. Si tratta del 55enne messinese L.D.D., affetto da Hiv, arrestato a settembre scorso con l’accusa d’omicidio per aver infettato la compagna, poi deceduta tra atroci sofferenze, l’avvocato messinese S.G., spirata nel luglio del 2017 a 45 anni.

La donna non fu curata per l’Aids contratto dal partner, patologia che non fu mai diagnosticata, e per questo aspetto c'è una seconda inchiesta a carico dei medici che la seguirono durante la malattia. L'uomo si trova attualmente agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

E tra i capi d'accusa adesso viene contestato all'uomo anche un caso di lesioni gravi, per aver trasmesso la sieropositivà ad una donna di Verona, con la quale ebbe una relazione.

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