Un’operazione contro la pesca illegale è stata condotta dalla Guardia Costiera nella zona delle isole Eolie e ha visto impiegati due pattugliatori d’altura, un elicottero e altri mezzi navali. A sud di Alicudi e Filicudi un peschereccio è stato sorpreso da nave Corsi nella fase di recupero di una rete da posta illegale di circa 7.500 metri di lunghezza, mentre a nord delle Eolie nave Diciotti ha rinvenuto un’ulteriore rete da pesca illegale lunga diversi chilometri. Le reti da posta illegali, che costituiscono un vero e proprio muro galleggiante e sono dannose per l’ecosistema marino, vengono calate in mare e lasciate alla deriva per la cattura di grossi pesci, come i tonni ed i pesci spada. Nei soli mesi di aprile e maggio, diverse sono state le missioni svolte dai pattugliatori d’altura, finalizzate al contrasto di questa pratica di pesca. Il dispositivo messo in piedi dalla Guardia costiera ha permesso, nel corso del 2019 e nei primi mesi del 2020 di verificare la correttezza delle attività di pesca in mare e degli esercizi commerciali che operano all’ingrosso e al dettaglio. Dall’inizio del 2019 ad oggi sono oltre 145mila le verifiche effettuate, sequestrati circa 700mila kg di prodotto ittico non conforme; eseguiti oltre 5000 sequestri (8173 attrezzi da pesca illegali); elevate sanzioni per un importo di quasi 13 milioni di euro.