Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

Messina, sfugge a due posti di blocco con l'auto confiscata: denunciato 42enne

I carabinieri di Messina hanno denunciato in stato di libertà per resistenza a Pubblico Ufficiale un 42enne messinese, già noto alle forze dell’ordine, che a bordo di un’auto di grossa cilindrata, per ben due volte non si è fermato all’Alt intimato dai militari. Il 42enne alla guida della sua auto è sfuggito a due posti di controllo, uno dislocato sul viale Gazzi all’altezza del Policlinico e l’altro in via Socrate, all’ingresso di Fondo Fucile, predisposti dai carabinieri nell’ambito di un servizio di controllo del territorio nei quartieri di Mangialupi e Fondo Fucile. Il guidatore, incurante dell’alt intimatogli con la paletta, continuato la marcia, costringendo un carabiniere a scansarsi per evitare di essere urtato dal veicolo ed accelerando si è dileguato a folle velocità per i vicoli di Mangialupi e Fondo Fucile e poi lungo il viale Gazzi, facendo perdere le proprie tracce non prima che le pattuglie dei carabinieri, durante l’inseguimento, ne rilevassero la targa e vedessero in volto il conducente. I carabinieri hanno effettuato le verifiche risalendo all’identità del responsabile ed accertando il movente dello sconsiderato gesto. Infatti l’uomo era alla guida dell’auto, che era stata già confiscata poiché sottoposta a sequestro amministrativo per avere circolato priva di assicurazione, e ne aveva ancora la disponibilità poiché era stato nominato custode, con il divieto di circolare. L’uomo è stato denunciato per resistenza a Pubblico ufficiale ed a suo carico sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 3700 euro per avere guidato il veicolo privo di copertura assicurativa e già sottoposto a confisca. Questa mattina l’auto utilizzata è stata sequestrata ed affidata ad un custode giudiziario in attesa della definitiva confisca e distruzione. Inoltre, per la violazione degli obblighi di custodia l’uomo è stato segnalato alla Prefettura di Messina che potrà revocare la sua patente di guida.

leggi l'articolo completo