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Taormina, gli scontri al G7: processo per 41 manifestanti

L'unica macchia sul G7 di Taormina, che sul fronte dell'ordine pubblico ha portato a risultati di rilievo per Prefettura e Questura di Messina, oltre a riconoscimenti da più parti, è stata la manifestazione di protesta svoltasi a Giardini Naxos.  Proprio mentre Donald Trump e i grandi della Terra discutevano di problemi di ampio respiro e di portata globale, migliaia di manifestanti sfilavano sul lungomare Tysandros del centro ionico, contestando il vertice dei Paesi più influenti e industrializzati del Mondo.

Adesso, la Procura di Messina ha tirato le fila dell'inchiesta avviata nel 2017. E ha avanzato richiesta di giudizio immediato, poi sposata dal gip, per 41 persone, accusate di resistenza a pubblico ufficiale e «manifestazione illecita». Avrebbero tentato di dirottare il corteo del 27 maggio verso la zona rossa, alcuni dei quali a volto coperto. Al corteo di tre anni fa hanno preso parte oltre tremila persone, con un gruppetto che ha provato a forzare il blocco delle forze dell'ordine - di 7mila unità il contingente impiegato nell'evento nella Perla dello Ionio - che hanno fatto ricorso, tra le altre cose, al lancio di lacrimogeni per disperdere gli esagitati. Non sono mancati i momenti di tensione e gli scontri, durati alcuni minuti.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina

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