Il Coronavirus non blocca l'attività del centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo dell’ospedale San Vincenzo di Taormina dove un neonato, affetto da cadiopatia congenita, è stato operato dell’equipe diretta da Sasha Agati. Il piccolo, che è guarito, è tornato a casa in Calabria.
«La madre - ricostruisce il primario - dopo la diagnosi e prima del parto si è trasferita in un istituto religioso di Taormina, fino, appunto, alla nascita del bambino, che è stato chiamato Natale. Al suo primo vagito il bimbo è rimasto stabile ed è stato possibile eseguire un necessario intervento correttivo entro la prima settimana».
«Era affetto da una cardiopatia congenita molto rara denominata 'truncus arteriosus': gli mancava l’arteria polmonare, mentre i rami polmonari nascono direttamente dall’aorta ed in più la valvola truncale presentava un’anomalia che ne determinava la disfunzione».
«Per questo - aggiunge Agati - il piccolo paziente pochi giorni dopo la nascita è stato sottoposto ad intervento di cardiochirurgia correttiva con l’utilizzo di un condotto artificiale che connette il ventricolo destro alle arteria polmonari. Intervento senza nessuna complicanza - chiosa il primario - e dopo due settimane, anche in questo momento di grave emergenza, è tornato a casa».
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