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Fase 2 a Messina, tutto quello che c'è da sapere sugli spostamenti nelle seconde case

L'estate si avvicina e il clima caldo di questi giorni sembra volercelo ricordare. All'idea che sarà un'estate diversa da tutte le altre si sono un po' tutti abituati. Ma in tanti vogliono chiarirsi definitivamente le idee su quella che viene considerata l'ancora di salvezza, dell'estate ai tempi del coronavirus: la valvola di sfogo della seconda casa. Sia essa al mare, in campagna o in montagna.

E le idee vengono chiarite da una circolare della Protezione civile regionale, firmata due giorni fa dal dirigente Calogero Foti. La circolare, intanto, spiega che «è consentito lo spostamento “stagionale” in ambito regionale nelle abitazioni diverse da quella principale, purché effettuato nelle giornate feriali. Restano consentiti, dopo il trasferimento presso la seconda abitazione, gli spostamenti effettuati per le motivazioni previste dal Dpcm». Che sono ormai quelle arcinote: comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza, situazione di necessità, motivi di salute. Qualche esempio: il cittadino messinese che si trasferisce nella casa al mare in una località della provincia, potrà continuare a fare la spola con la città per motivi di lavoro. O anche per andare a trovare un congiunto che, invece, è rimasto in città.

Un dettaglio importante: «Deve intendersi che nei giorni feriali sono consentiti eventuali spostamenti per raggiungere la seconda abitazione per effettuare opere di manutenzione». In tanti, in questi giorni, si sono posti una domanda apparentemente banale: se ci si può recare nelle seconde case solo per trasferirsi nelle stesse, come si fa con tutte quelle operazioni necessarie alla “vigilia” del trasferimento, dalla manutenzione alle pulizie? La circolare della protezione civile fornisce una risposta chiara, specificando, però, che tutto questo non potrà avvenire la domenica. Né le manutenzioni, né il trasferimento.

Altro chiarimento: «Tra gli spostamenti effettuati verso altri territori comunali nell'ambito regionale sono compresi, a titolo esemplificativo e non esaustivo, quelli connessi all'acquisto di beni necessari, ivi compresi i generi alimentari». Si può, dunque, far la spesa in un altro comune da quello in cui si abita, stagionalmente e non.

Ma come si stanno attrezzando i comuni della provincia solitamente interessati dalla “migrazione” estiva dei messinesi? Il sindaco di Villafranca Tirrena, Matteo De Marco, ha disposto con un'ordinanza che chi si trasferirà nelle seconde case del suo comune, «sia di proprietà che in locazione o comodato», dovrà comunicare il trasferimento stesso e indicare il nominativo e i dati anagrafici degli eventuali, ulteriori componenti del nucleo familiare (con tanto di documento di riconoscimento) alla polizia municipale.

Sulla stessa linea il collega “confinante”, il sindaco di Rometta Nicola Merlino. Il quale, due giorni fa, ha voluto fornire un altro chiarimento: «Con l'apertura dei cimiteri, mi è stato ripetutamente richiesto: solo i residenti possono visitare i defunti nei cimiteri di Rometta? Ritengo proprio di no e che sia possibile l'accesso a tutti coloro che abbiano delle persone care tumulate nel cimitero. Nel concetto di “congiunti” penso proprio che vi siano anche i nostri cari che non sono più fisicamente con noi. È indispensabile, però, nel visitarli, tenere la distanza sociale, usare la mascherine ed i guanti ed effettuare un accurato lavaggio delle mani tornando a casa, prima di togliere le mascherine».

 

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