Ancora un lutto straziante. A distanza di sole 24 ore dalla morte del noto dj messinese Antonio Grillo, scomparso a soli 29 anni, ieri è deceduto nella propria abitazione di Itala un altro musicista, il giovane rapper Gianni Freni, conosciuto nella zona ionica ma anche nel capoluogo con il soprannome “’U Jamaicanu”.
Lo ha trovato nel suo letto la madre. E gli amici subito hanno riempito le pagine social, manifestando tutto il dolore di chi lo aveva conosciuto e apprezzato per le sue doti umane, per la sua passione nei confronti della musica, per la sua carica di positività che trasmetteva in ogni occasione.
Gianni aveva deciso di comporre un brano su richiesta di un amico dj proprio in memoria di Antonio Grillo.
«Non smettere di inseguire il tuo sogno e la tua passione – scrivono gli amici –, ovunque tu andrai, sarai sempre nel ricordo di tutti, con i sorrisi più belli, gioiosi, sinceri». E ancora: «Ci mancherai tanto, fratelluzzo, abbiamo condiviso “occupazioni”, risate, la scuola nella tappa più bella della nostra vita. Arrivederci Jamaicanu».
C’è chi lo ricorda come «l’artista che sgomitava in mezzo alla scena, riuscendo a forza “di calci e pugni” a far suonare la propria musica negli impianti e nei cuori di mezza Messina». Si era diplomato all’Istituto Verona Trento, aveva Bob Marley nel cuore (a tal punto da indicare sulla sua pagina Fb come residenza la capitale giamacaina Kingston), anche se la sua musica preferita era il rap e i giovani del piccolo centro ionico definiscono Gianni «un pezzo di storia del Rap italese», riportando la sua frase «Itala susu rap».
C’è anche chi crede sia solo «un brutto sogno». «Dimmi che ci sei fratello, abbiamo ancora un mondo da spaccare insieme, piazze da far ballare, canzoni da scrivere insieme». Andarsene così, senza una ragione, è difficile da accettare. Il mondo della musica messinese non si dà pace.
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