Sono state identificate 18 persone accusate di aver violato le disposizioni in materia di contenimento della diffusione del Coronavirus durante il funerale di Rosario Sparacio, fratello del boss Luigi Sparacio, a Messina. Lo scorso 11 aprile infatti il feretro con la salma di Sparacio si era mosso dall’abitazione del deceduto e un improvvisato corteo funebre si era portato dapprima presso una sala biliardo, per poi proseguire fino alla Chiesa di Santa Maria Consolata, dinanzi alla quale si era svolta una breve cerimonia. Subito dopo il feretro, accompagnato da un numero più ristretto di persone, è stato portato fino al Gran Camposanto di via Catania. Lì il gruppo di accompagnatori non aveva avuto accesso al cimitero, rimanendo fuori dal cancello dell’ingresso principale. Gli agenti della Squadra mobile hanno acquisito i filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza installate nelle zone interessate dall'evento, oltre ad aver raccolto le deposizioni delle persone informate sui fatti. Il riconoscimento dei partecipanti al corteo, colpevoli di assembramento, è stato reso difficoltoso in quanto molti indossavano mascherine protettive.