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Messina, il “Piano Marshall” del Comune svolta verso la fase 2

Spesa, bollette e poi affitti. Il “Piano Marshall” del Comune di Messina ha svoltato alla prima curva e da domani inizia la seconda fase. Due settimane fa veniva lanciata la Family Card, il “distributore” digitale di buoni spesa per famiglie “impoverite” dagli effetti collaterali del Covid-19. Da allora sono state processate 12.393 domande, due terzi delle quali sono risultate valide; 8445 le famiglie che stanno facendo, o faranno da oggi, la spesa per i beni primari, quelli alimentari e dell'igiene personale e domestica, oltre alle medicine grazie ai soldi messi a disposizione dalla Regione e gestiti dal Comune con un metodologia che sembra aver davvero soddisfatto i più.

Di queste oltre ottomila famiglie (si sfiorano le 25.000 persone interessate, cioè ben oltre il 10% della popolazione), già 7358 hanno in tasca la card e hanno iniziato a spendere il loro voucher anche in maniera piuttosto corposa. Infatti, nelle prime due settimane (ma i giorni effettivi di apertura dei market sono di meno) sono stati messi in circolo 1.120 562 euro, per complessivi 16.301 acquisti con un media, piuttosto ricca di 68 euro a scontrino. Una famiglia media ha a disposizione 455 euro per 4 settimane. Ma da oggi dovrebbero aggiungersi all'esercito anche il plotone della “fascia C”, cioè chi oggi è senza reddito da lavoro ma percepisce sussidi da parte dello Stato (reddito di cittadinanza, naspi, Cig), ma non sufficienti a poter arrivare a fine mese. Le domande arrivate furono quasi 2700, ma gli aventi diritto, dopo i controlli sono scesi del 40% perché sono 1612. Un migliaio di istanze sono state rigettate perché il valore del sussidio ricevuto dallo Stato è superiore a quello della Family Card. A chi invece ha un aiuto inferiore alla soglia dei voucher (dai 300 euro per i single agli 800 euro per famiglie con 5 o più membri) andrà la differenza fra i due valori. In termini assoluti si tratta di una media di 336 euro (120 euro in meno rispetto alle fasce A e B). Stamattina quindi le famiglie in fascia C, dovrebbero ricevere nella loro mail i buoni che varranno, anche per loro, per le prossime otto settimane.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina

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