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Messina e la voglia di "liberi tutti" ma le restrizioni non sono finite

“Liberi tutti”? Assolutamente no. È finita l'emergenza Covid, come in molti, possiamo dire anche tutti, vorremmo? Sarebbe da criminali sostenerlo e far passare un messaggio molto pericoloso tra cittadini che vengono dal più lungo periodo di isolamento (chiamiamolo pure quarantena o distanziamento sociale o arresti domiciliari di massa) della nostra storia.

Qualche restrizione in meno? Sì, ma non oggi, festa della Liberazione, e neppure nella giornata del Primo maggio. Poi, dal 4 maggio cambieranno ulteriormente le cose e ci sarà una fase graduale di uscita dal “lockdown”, ma sempre improntata alla massima attenzione e prudenza.

Alle prime luci dell'alba di oggi è entrata in vigore la nuova ordinanza, la 132, firmata dal sindaco De Luca con la quale Messina si allinea alle disposizioni vigenti sul territorio nazionale che confermano alcuni rigorosi divieti: sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute e, in ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un Comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano.

Resta anche vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale comprese le seconde case utilizzate per vacanza. E, dunque, per oggi sono assolutamente vietate (previsti controlli rigorosissimi su tutto il territorio cittadino) le scampagnate, anche sotto forma di spostamenti in campagna per curare l'orto.

L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Messina. 

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