Una petizione online, tra gli altri inviata anche ai ministri per gli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio e alle Infrastrutture Paola De Micheli, per far rientrare a Naso un giovane imprenditore originario del centro nebroideo, Carlo Collovà, attualmente bloccato in Argentina. A lanciare l'iniziativa è Hilart Rigato sul sito “Change.org”, chiedendo alla Farnesina di prodigarsi per il rientro del giovane nasitano, esiliato in Sudamerica dall'emergenza sanitaria del Covid-19. Carlo Collovà, conosciuto da tutti con l'appellativo di “Jesus”, è il proprietario di un bar ubicato a Ponte Naso, lungo la Strada Statale 113 Capo d'Orlando-Brolo. Nella petizione è scritto che, a causa dell'emergenza sanitaria per Covid-19, Carlo Collovà si trova da settimane in Argentina, impossibilitato a tornare in patria, “rimbalzato” tra varie ambasciate e illuso più volte dell'esistenza di un volo sul quale potersi imbarcare. «Cittadino italiano e onesto lavoratore - si legge nella petizione -, partito mesi prima dell'emergenza per una meritata vacanza dopo le fatiche estive del suo lavoro stagionale, Carlo Collovà è bloccato in una terra non sua. Abbandonato ora a se stesso e preso in giro dalle istituzioni. È suo diritto tornare in patria al più presto. Prego che qualcuno risolva la situazione e si trovi una soluzione al più presto. Facciamolo tornare in Italia. Assieme a tutti i nostri connazionali, bloccati in Sudamerica e dimenticati, lasciati a barcamenarsi tra soldi che stanno finendo e l'incognita di una data di ritorno». Il finale è una sorta di appello alle istituzioni: «Fate qualcosa, organizzate un aereo (o più) e occupatevi di questa situazione». Segue il link per firmare la petizione: https://www.change.org/p/ paola-de-micheli- riportiamo-a-casa-jesus.