I dati degli ultimi giorni sull'impatto del coronavirus a Messina e provincia si prestano a due interpretazioni, apparentemente opposte tra loro eppure necessariamente parallele: da una parte, infatti, è innegabile che, dopo un picco registrato a fine marzo, i numeri relativi a incrementi giornalieri di contagi e ricoveri sono incoraggianti nella loro costanza; dall'altra è altrettanto innegabile che l'andamento della famosa curva è “lento”, per diverse ragioni e soprattutto è condizionato al rispetto delle prescrizioni che, per quanto ritenute rigide e sempre meno sopportabili, sono l'unica via per far sì che quella curva acceleri.
I dati del giorno
Da ieri la città e la provincia piangono altre tre vittime. In tarda serata, infatti, è arrivata la notizia della morte di una cittadina residente a Roccalumera. Nella giornata erano morti una donna di 81 anni, un'altra ospite della Rsa “Villa Pacis” di San Marco d'Alunzio (uno dei focolai più importanti della provincia), e un uomo di 81 anni, entrambi ricoverati al Policlinico. Si arriva così a 33 decessi tra città e provincia.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.
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