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Ordinanza di Messina bocciata, De Luca: resta in vigore, il ministro mi destituisca

"L'ordinanza resta in vigore. Almeno fino a quando non ci sarà il decreto del presidente della Repubblica che recepirà la deliberazione del consiglio dei ministri".

Cos' il sindaco di Mesina Cateno De Luca al ministro dell'Interno dopo il parere del consiglio di Stato sull'annullamento della sua ordinanza che ha imposto a "chiunque intende fare ingresso in Sicilia attraverso il Porto di Messina" l'obbligo di registrarsi, almeno 48 ore prima della partenza, nel sito creato dal comune.

E ancora: "Valuteremo nel corso della giornata eventuali opposizione e ricorso contro la decisione del consiglio di stato. Il significato politico della vicenda è talmente chiaro che non va neppure spiegato. E a questo punto io chiedo al ministro dell'Interno Lamorgese di destituirmi da sindaco. Lo chiedo perché comunque io andrò avanti con tutti gli atti possibili, nelle mie competenze, a tutela della salute e della vita delle comunità da me amministrate. La banca dati da noi proposta, attivata e perfettamente funzionante da stamattina, è stata fatta propria da tutte le istituzioni territoriali, a partire dall'autorità di sistema portuale dello stretto. Ed è perfettamente in linea con tutte le disposizioni contenute nei dpcm e nelle ordinanze regionali. Dal basso si è cercato di risolvere un problema che andava risolto dall'alto. Ma se un ministro ha deciso di fare la guerra a un sindaco, bene, la faccia. E allora se non volete che continui a fare danni, rimuotevemi subito dall'incarico, toglietemi questa fascia tricolore che io rispetto più di chi sta a Roma". Questo il commento del sindaco Cateno de Luca dopo la decisione del consiglio di stato.

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