Ancora un passo indietro nella raccolta dei rifiuti differenziati a Capo d'Orlando. Nel mese di marzo si è attestata sul 40%, continuando una parabola discendente che a febbraio aveva fatto registrare un meno 5 % circa (62.67%) rispetto al mese precedente che, raggiungendo il 69.13%, aveva alimentato non poche aspettative circa risaltati ottimali nel 2020. Da Palazzo Europa però il dato non era inatteso perché con la crisi in corso molte discariche sono chiuse costringendo ad apportare n maniera indifferenziata. Il consigliere di minoranza Renato Mangano che ha reso noto il dato di marzo non è dello stesso parere perché dice che «desta giustificata preoccupazione e sorpresa la percentuale del 40% dei rifiuti differenziati nella raccolta del mese di marzo. C'erano tutti i presupposti, infatti, di poter superare la soglia minima del 65%, in quanto il dato si riferisce soltanto alle utenze domestiche in considerazione che la pandemia ha determinato la chiusura di quasi tutte le attività commerciali». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina