Nuova sperimentazione nella casa di ospitalità “Collereale e Asili d’Infanzia” di Messina, che da lunedì passerà al regime di convivenza per potenziare le difese contro il contagio da Coronavirus a favore dei 170 anziani ospitati.
A comunicarlo è il responsabile del servizio Risorse umane, Massimiliano Mondello. Due squadre di 45 operatori si alterneranno rimanendo in servizio per 10 giorni consecutivi previa effettuazione del tampone; alcuni di loro troveranno posto nell’ala di via Sardegna e altri direttamente nei reparti in cui operano.
“Una decisione inevitabile che meditavamo da tempo; non possiamo rischiare di fare la fine di altre strutture, sarebbe un devastante effetto domino”, ha dichiarato il direttore generale Giuseppe Turrisi, manifestando grande plauso per quanti hanno accettato di prendere parte al progetto.
Dopo un confronto con il direttore sanitario Cono Bontempo e l’approvazione delle organizzazioni sindacali, infatti, è stato fatto un sondaggio su base volontaria dei dipendenti e la risposta è stata soddisfacente.
L’Ipab di via Catania, già prima delle ultime disposizioni ministeriali aveva messo in atto alcune misure restrittive adottando una procedura di controllo per ospiti e parenti attraverso un registro che ne disciplinava gli ingressi, limitati a una persona per volta, per poi sospendere dal 10 marzo definitivamente sia le visite che i ricoveri, già limitati a un ingresso settimanale; anche il personale amministrativo era stato sottoposto al regime di smart working.
Caricamento commenti
Commenta la notizia