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Femminicidio a Furci Siculo, studentessa strangolata dal fidanzato di Vibo Valentia

Tragico risveglio questa mattina a Furci Siculo. In un condominio nella zona a monte del paese si è infatti consumato un omicidio e a perdere la vita è stata una giovane donna, che secondo le prime indiscrezioni sarebbe stata strangolata dal fidanzato con cui conviveva.

Subito dopo l’uomo avrebbe tentato il suicidio ferendosi con un coltello e procurandosi tagli ai polsi e al collo, ma non è riuscito nel suo intento.

La vittima è Lorena Quaranta, originaria di Agrigento, studentessa di Medicina all’Università di Messina, che conviveva con Antonio De Pace di Vibo Valentia, anche lui studente di Medicina a Messina.

Sul posto si trovano i carabinieri della Stazione di Santa Teresa di Riva con il comandate Maurizio La Monica e della compagnia di Taormina con il capitano Arcangelo Maiello e l’ambulanza del 118.

In serata è terminato il lungo interrogatorio di Antonio De Pace. Il giovane è in stato di fermo. Giovedì il gip dovrebbe convalidare il provvedimento. Sentito per tutto il giorno dai carabinieri, ancora in stato di choc, avrebbe dato una ricostruzione confusa dei fatti. Non è ancora chiaro il motivo della lite che ha preceduto l’assassinio.

Il Rettore dell'Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea, appresa la drammatica notizia di un ulteriore femminicidio che ha visto coinvolta Lorena Quaranta, una studentessa del 6° anno del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Messina, esprime "profonda tristezza e dolore, a nome di tutta la comunità accademica, per quanto accaduto ed è vicino alla famiglia ed agli amici della giovane donna.

Nella condizione emergenziale che stiamo vivendo, esperti di settore avevano sottolineato il rischio che la convivenza forzata potesse acuire i conflitti familiari".

"In questo contesto - prosegue il Rettore in una nota - la Ministra per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, aveva ritenuto necessario porre con forza l’attenzione sulle donne, quelle fragili e in difficoltà. Anche il nostro Ateneo su sollecitazione della CRUI ha infatti aderito all’iniziativa promossa dal Ministero stesso e darà il  massimo risalto, attraverso i suoi canali,  alla campagna antiviolenza e alla diffusione del numero 1522, attivo 24 ore su 24. Sempre nell’ottica della prevenzione l’Università di Messina ha messo a disposizione, già dall’inizio della fase emergenziale, qualificate risorse umane e tecnologiche per attivare un servizio di supporto psicologico, disponibile per donne e uomini che si trovano in difficoltà. Maggiori dettagli sono disponibili al link https://www.unime.it/it/centri/cerip/come-affrontare-il-coronavirus-consulenza-psicologica-online".

"Rimane una profonda amarezza -  conclude il Rettore - , nel dover constatare che purtroppo ancora una volta una vita è stata spezzata per femminicidio e confida pienamente nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine".

«E' stata una tragedia inspiegabile, ho parlato con alcuni familiari della ragazza che mi confermano che avevano un rapporto eccellente. Sembrava una giovane coppia modello, nessuno può capire cosa sia successo». Il sindaco di Favara, Anna Alba, che ha annunciato il lutto cittadino in occasione del rientro in città della salma, esprime tutto il dolore della comunità per l’omicidio di Lorena Quaranta, la ventisettenne che si sarebbe laureata nei prossimi mesi in medicina all’Università di Messina, per il cui omicidio è stato fermato il fidanzato, Antonio De Pace, di Vibo Valentia, suo collega di università.

Il sindaco ha annunciato che farà un tentativo per far celebrare i funerali della ragazza nonostante, in questo momento, siano bloccati come tutte le celebrazioni per evitare assembramenti e rischi di contagi del Coronavirus. «Chiederò all’arcivescovo - dice Anna Alba- di fare un’eccezione, magari consentendo la presenza in chiesa ai soli stretti familiari. Non poterla salutare per l’ultima volta sarebbe un secondo enorme dramma».

I genitori di Lorena hanno raggiunto il Messinese, non senza qualche intoppo. «Hanno dovuto attraversare diversi Comuni e, in questo momento del tutto particolare per la nazione - ha aggiunto il sindaco di Favara -, non è semplice. So che sono stati fermati diverse volte. Noi siamo a disposizione per qualsiasi loro esigenza, sono in contatto col collega del Messinese che è stato molto gentile nel mettersi a sua volta a disposizione. Ci sentiamo inetti, è una tragedia immensa. In un momento in cui i rapporti umani sono messi a dura prova, questa tragedia - conclude - ci rende ancora più tristi ed increduli».

"Siamo sconvolti dalla morte di Lorena, nostra collega e amica, dolce e gentile che condivideva con noi sogni e sacrifici di chi si prepara a diventare un medico. Si sarebbe laureata quest’anno con una tesi in Pediatria e l’amore verso i bambini del reparto era lo stesso per il prossimo, sempre col sorriso e la gioia negli occhi". E’ il messaggio di cordoglio scritto da alcuni colleghi del sesto anno di Medicina per ricordare Lorena Quaranta, la giovane donna strangolata dal compagno stamattina a Furci Siculo, paese della costa Jonica messinese. Una coppia che viene descritta come una coppia normale. Con un futuro professionale che prometteva serenità.

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