Dopo i giorni infuocati tra le due sponde dello Stretto, oggi calma apparente: in realtà Messina, che paga per l'ennesima volta la conseguenza di essere porta della Sicilia senza vere opere di collegamento stabile con il resto dell'Italia e dell'Europa, si trova assediata dal passaggio dei tir per effetto dell'ennesima mareggiata e dell'ennesimo insabbiamento del porto di Tremestieri. Il traffico dei mezzi pesanti, che portano le derrate alimentari in tutta la Sicilia, si svolge al momento sulla rada San Francesco (navi Caronte&Tourist) e sulle invasature del Porto storico (navi Rfi e Meridiano). E Messina è unica realtà urbana italiana attraversata in questo momento nel suo centro urbano da decine e decine di tir. Il porto di Tremestieri non riaprirà nemmeno oggi. I rilievi effettuati questa mattina dalla capitaneria di porto hanno confermato che non ci sono gli estremi per un approdo in sicurezza delle navi provenienti e dirette a villa San Giovanni o Reggio Calabria. Lo scirocco dei giorni scorsi ha infatti portato all’interno del porto una quantità rilevante di sabbia. Questo ha ridotto la profondità a disposizione delle navi e per questo è stato deciso di effettuare un nuovo controllo appena le acque saranno tornate calme e limpide. A complicare ulteriormente la situazione anche lo scivolamento in mare di ben quattro tetrapodi che costituiscono la barriera del molo. Tutti i Tir dunque che viaggiano da e verso la Sicilia continueranno ancora per oggi adesso reimbarcati a radio San Francesco o al porto storico.