In calo i rientri in Sicilia dal Continente, in una settimana i numeri si sono quasi dimezzati. Secondo i dati sui collegamenti marittimi, ferroviari e aerei, recuperati dall'ANSA, ieri sono arrivate nell'isola circa 1.200 persone: 551 dai traghetti giornalieri della Caronte&Tourist (239 le auto sbarcate) partiti da Villa San Giovanni, circa 200 da Reggio Calabria con gli aliscafi garantiti dalla Blu Jet, 121 col treno intercity che ogni giorno collega Roma con l'isola e 398 con i voli da Roma per Palermo e Catania. Otto giorni fa, gli arrivi sono stati 2mila. I numeri indicano una riduzione progressiva dei rientri dal 15 marzo con i traghetti della Caronte&Tourist: 1.384, 1.372, 1.260, 902, 923, 729, 739 e 551 di ieri. Gli aliscafi della Blu Jet possono trasportare al massimo 130 passeggeri (la capienza è di 260 posti), ma secondo i sindacati la media a corsa è di 50 persone, tutti pendolari. Nessun impennata neppure per i passeggeri dell'intercity Roma-Palermo: il 15 marzo sono giunte nell'isola 81 persone, ieri 121 con un picco di 143 persone il 19 marzo; in media 30 persone al giorno rinunciano a partire chiedendo il rimborso del biglietto. Per quanto riguarda i voli, a Palermo ieri sono sbarcate 218 persone (due i voli da Roma), una settimana fa sono state 169. A Catania invece sono arrivate 180 persone, pressoché lo stesso numero di sette giorni fa. E intanto il Viminale risponde al governatore Musumeci, che oggi aveva criticato il governo in merito all'esodo verso l'isola: «Non rispondono al vero le accuse del presidente Musumeci - mosse per di più in un momento in cui le istituzioni dovrebbero mostrarsi unite nel fronteggiare l'emergenza - secondo le quali sarebbe in atto un flusso incontrollato verso le coste siciliane, tant'è che, ieri, tutte le persone che hanno traghettato sono risultate legittimate a farlo». Il Viminale precisa che «i transiti giornalieri per la Sicilia hanno fatto registrare una costante diminuzione dai 2.760 di venerdì 13 marzo ai 551 di ieri, domenica 22 marzo. La domenica precedente, 15 marzo, il traffico era consistito in circa il doppio di auto e quasi il triplo di passeggeri, rispettivamente 469 e 1384. In particolare, ieri, sono traghettati da Villa San Giovanni a Messina 551 viaggiatori e 239 autovetture». «Tutti i viaggiatori - si sottolinea - sono stati controllati prima di salire a bordo. Dei 551 viaggiatori, 136 sono risultati appartenenti alle Forze dell’ordine che giornalmente attraversano lo stretto per motivi di lavoro; i restanti 415 sono tutti risultati appartenenti alle altre categorie legittimate ad effettuare il traghettamento». Comunque, conclude il Viminale, «nel caso in cui venga individuato un soggetto non autorizzato, questi verrà fermato e denunciato ai sensi dell’articolo 650» del Codice penale.