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Emergenza Coronavirus, a Messina arriva l'Esercito a controllare le strade

A regime, tranne che a Siracusa e Ragusa, dove i prefetti non ne hanno chiesto il supporto, i servizi dei militari della Brigata meccanizzata “Aosta”. Nella Sicilia Orientale i controlli, ai sensi del decreto Conte che vieta le uscite da casa se non per motivi urgenti, sono scattati a Catania e, da lunedì mattina alle 7, anche a Messina.

In quella Occidentale a Palermo, Trapani e Caltanissetta. Servizio attivato anche ad Agrigento. A tutti i militari impegnati nei controlli sono stati consegnati in dotazione, come dispositivi di protezione individuale, guanti e mascherine sanitarie chirurgiche.

Il Raggruppamento Sicilia Orientale dell’operazione “Strade Sicure”, cui è stato aggiunto questo nuovo incarico, è a guida 62º reggimento fanteria “Sicilia” di stanza nella cittadina etnea che ha competenza territoriale nelle province di Messina, Catania, Siracusa e Ragusa. Nella città dello Stretto il servizio prevede esclusivamente compiti di controllo delle autocertificazioni possedute da chi si muove a piedi sul territorio comunale: non è stato previsto alcun incremento numerico di personale rispetto a quello che era, ed è, già in servizio.

A Palermo i presìdi sono operativi alla stazione centrale e al porto. A Catania si occupano invece esclusivamente del centro della cittadina etnea e il compito a loro assegnato è limitato rigorosamente ai pedoni. Controlli proprio a Catania sono stati portati a termine sul corso Italia, all’altezza di piazza Verga, e al “Campo Scuola” del popolare quartiere di Picanello. Il servizio viene assicurato, senza interruzione alcuna, da 2 pattuglie composte ognuna da tre militari.

Palermo, così come Trapani e Caltanissetta, come detto, ricadono invece sotto la giurisdizione del Raggruppamento Sicilia Occidentale che fa capo al “4. Reggimento Genio Guastatori” di stanza nel capoluogo di regione. A Palermo il servizio è assicurato da 30 uomini suddivisi in 15 al porto e altrettanti alla stazione centrale. A Trapani e ad Agrigento i militari sono invece presenti in numero maggiore in due hotel che accolgono i migranti in arrivo sulle coste siciliane e che restano in isolamento per monitorare eventuali sintomi del Covid-19.

Su Messina, infine, l’onorevole Gianluca Rizzo, presidente della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, ha preannunziato che chiederà al prefetto Librizzi di valutare l’eventuale utilizzo del Dipartimento militare di Medicina legale di viale Europa.

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