Questa mattina l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha presieduto una videoconferenza con i dirigenti sanitari della provincia di Messina. “Abbiamo discusso per un’ora - spiega - delle strategie di contenimento del contagio”, alla luce soprattutto dei due casi più allarmanti: quello della casa di riposo “Come d’incanto”, in via Primo Settembre, e quello dell’Irccs Neurolesi, a Casazza. Per quanto riguarda la drammatica vicenda della casa di riposo, al momento sono 4 gli anziani ricoverati al policlinico e 16 i tamponi fin qui risultati positivi, ma si attende l’esito degli altri test. Passando al capitolo Irccs, sono 17 i positivi tra i pazienti che sono stati trasferiti al policlinico (la struttura si sta sostanzialmente svuotando) e 1 il contagiato che invece è stato ricoverato al Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto. Altri sono in isolamento domiciliare, due invece i positivi all’ospedale Piemonte, altra struttura di pertinenza dell’Irccs, che a questo punto verrà anch’essa sanificata. C’è molta attenzione su un’altra delicata vicenda dell’ultima ora: quella della clinica Cristo Re, dove un paziente è risultato positivo ed è stato trasferito al Policlinico. Ma ci sarebbero altri pazienti con sintomi. Tornando all’assessore Razza, ha voluto dire la sua sull’impennata di contagi degli ultimi giorni (solo a Messina +42, da 66 a 108): “E’ un numero legato - ha detto Razza - alla crescita dei tamponi. E il rapporto tra tamponi effettuati e contagi resta sensibilmente più basso rispetto al resto d’Italia e soprattutto alle regioni del centro nord. È importante il lavoro di ricostruzione epidemiologica, che ci dimostra come in tutti i casi ci siano stati contatti con provenienze da aree contagiate nei 14 giorni precedenti”. Un cenno anche al tema dell’ordinanza regionale: “Il Tar Campania ha chiarito che l’autorità regionale ha diritto a disporre misure di contenimento maggiori in presenza di un aumento dei contagi”.