In primo grado, nel marzo dello scorso anno, erano state tre condanne pesanti e un'assoluzione. Quattro operai accusati d'estorsione ai danni del datore di lavoro, la ditta B&P Costruzioni s.r.l., che stava realizzando le “palazzine della vergogna” sul Torrente Trapani. Ma che avevano sempre sostenuto di reclamare soltanto i loro stipendi.
In appello invece tutto s'è sostanzialmente ribaltato, l'estorsione è stata derubricata in “esercizio arbitrario delle proprie ragioni” e i tre operai che avevano fatto ricorso dopo la sentenza di primo grado hanno beneficiato della prescrizione.
L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Messina.
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