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I "figli d'arte" di Cosa nostra barcellonese, i primi 4 fanno scena muta dal gip

La prima lunga giornata degli interrogatori di garanzia per l'operazione Dinastia sui “figli d'arte” di Cosa nostra barcellonese, che ha portato a 59 arresti, s'è dipanata in diverse carceri dell'Isola e d'Italia. Ieri si sono per esempio svolti “faccia a faccia” a Messina, Barcellona, Siracusa e Catania.

A Messina il gip Marino ha ascoltato gli indagati Giovanni Fiore, di Milazzo, e Salvatore Piccolo, di Terme Vigliatore. Sia Fiore che Piccolo si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Un altro step s'è avuto a Barcellona con gli indagati Carmelo Benenati e Carmelo Cannistrà, entrambi di Barcellona. Anche in questo caso “scena muta”.

L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Messina. 

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