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Vitalizi, l'ex senatore messinese Palumbo querela Giletti e “La 7”

Vincenzo Palumbo

«I mille ex parlamentari difesi dall'avvocato Maurizio Paniz sono mille persone disoneste dal punto di vista morale». E ancora: «Lei (Paniz, ndc) difende delle perosne che sono dei ladri, dei ladri perché ci rubano, ci rubano anche 20 o 30 euro al mese a noi pensionati». A pronunciare queste parole, durante la puntata del 9 febbraio scorso di “Non è l'Arena”, il talk di “La 7” condotto da Massimo Giletti, è stato l'attore Leopoldo Mastelloni. Uno sfogo urlato in faccia all'avvocato Maurizio Paniz che, appunto, rappresenta molti degli ex parlamentari che hanno presentato ricorso contro i provvedimenti delle Camere che hanno rideterminato, al ribasso, i vitalizi.

Quelle parole non sono piaciute ad uno degli ex senatori messinesi, Vincenzo Palumbo, che pur non essendo tra quei mille difesi da Paniz, si è sentito chiamato in causa. E ha deciso di querelare lo stesso Mastelloni, Massimo Giletti, il direttore della testata “Non è l'Arena” e «le persone responsabili della messa in onda e conduzione della trasmissione», quindi, in sostanza, “La 7”.

Palumbo, che è stato anche consigliere comunale, oggi ha 81 anni ed è stato senatore dal 1983 al 1987 nelle file del Partito liberale italiano. Dal 1. febbraio 1999, come si legge nella denuncia presentata tramite gli avvocati Massimo Rizzo (anche lui, oggi, consigliere comunale) e Giuseppe Irrera, «subito dopo il compimento del 60esimo anno, ha maturato il diritto a percepire un assegno vitalizio mensile, poi determinato in 3.108,58 euro lordi». Vitalizio ridotto a 1.636,16 euro lordi dopo la deliberazione approvata dal Consiglio di presidenza del Senato il 16 ottobre 2018, contro la quale lo stesso Palumbo ha presentato ricorso (lo stesso hanno fatto gran parte degli ex parlamentari).

«Le espressioni rivolte dal Mastelloni agli ex senatori rappresentati dall'avvocato Paniz - si legge ancora nella querela - vanno intese come inevitabilmente rivolte a tutti gli ex parlamentari e quindi anche al sottoscritto, che si trova nelle medesime condizioni personali e processuali». Nell'occasione «il conduttore della trasmissione, Massimo Giletti, non solo si è ben guardato dall'intervenire, invitando a ritirare quelle dichiarazioni e a scusarsi coi potenziali destinatari, ma ne ha addirittura favorito l'invettiva verbale, “chiamando” l'applauso del pubblico presente in sala, con un chiaro effetto amplificatore delle ingiuriose espressioni appena proferite».

Palumbo mette nel mirino anche chi, da tempo, conduce una battaglia contro i vitalizi: «Sono ormai mesi che su tale questione uno specifico movimento politico, e alcuni giornalisti che lo fiancheggiano, vanno inscenando un'inammissibile gazzarra». Il riferimento, è evidente, è al Movimento 5 Stelle e, a titolo esemplificativo, nella querela vengono citate delle dichiarazioni rilasciate da Luigi Di Maio proprio a “Non è l'Arena”: «Ci vuole un fegato di ferro addirittura per fare ricorso, dopo che per anni hai mangiato sulle spalle dei cittadini italiani a ci hai tagliato le pensioni».

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