Scena muta di fronte al giudice. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere sei degli undici indagati raggiunti da misura cautelare nell’ambito dell’operazione antidroga della guardia di finanza che ha tolto il velo da una casa trasformata in laboratorio di spaccio, nel rione di Giostra a Messina. A scegliere la strada difensiva del silenzio, nel corso degli interrogatori di garanzia dinanzi al gip Valeria Curatolo, in presenza del sostituto procuratore Francesca Bonanzinga, sono stati Gaetano Mauro, Carlo Ardizzone, Giacomo Lo Presti, Alessio Papale, Domenico Batessa e Giacomo Russo, assistiti dagli avvocati Alessandro Trovato, Salvatore Silvestro, Giuseppe Bonavita e Daniela Garufi.