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Difficoltà dei medici e controlli telefonici, a Messina tavolo permanente sul Coronavirus

Si è riunito questa mattina, nella sede dell’Asp di Messina, il tavolo permanente sul Coronavirus, composto dai direttori degli ospedali e dei sette distretti sanitari della provincia. Si è fatto il punto della situazione sulle procedure da adottare e sulle criticità emerse in questi promo giorni di emergenza.

Tra gli argomenti trattati, infatti, le difficoltà palesate da alcuni medici di base, ma anche dalle guardie mediche, nel fronteggiare casi di pazienti che si presentano autonomamente al palesarsi di sintomi influenzali. Il nodo resta proprio quello di evitare l’autopresentazione (anche ai pronto soccorso, dove comunque sono stati presi tutti gli accorgimenti dovuti), affidandosi al cosiddetto “triage telefonico”.

Solo dopo un primo contatto “a distanza” verrà valutato l’invio di personale attrezzato del 118 per tamponi e controlli del caso. Altra peculiarità: quella relativa a chi fa rientro, in questi giorni, dalle zone “a rischio”. In questo caso non c’è altra soluzione che affidarsi al buon senso dei soggetti interessati, che dovranno auto-denunciare il proprio rientro. Tra gli altri temi trattati, la carenza di mascherine, a cui si sta cercando di far fronte.

I protocolli, per il resto, rimangono quelli stabiliti dalle circolari ministeriali, mentre per ulteriori disposizioni si attende anche l’esito del vertice convocato al Palaregione di Catania dal presidente della Regione Nello Musumeci. L’invito dell’Asp è comunque di rispettare i consigli diffusi dall’Oms e al tempo stesso di non creare allarmismi.

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