Il Piano generale del traffico urbano in vigore a Messina risale a una ventina di anni fa e ora riscriverlo significa che possa venir fuori una rivoluzione. Sono cambiate le prospettive e le formule di gestione del traffico in questo ventennio. Le politiche del XXI secolo sono tutte rivolte alla riduzione delle auto nelle zone centrali e al rafforzamento dei mezzi pubblici come vettori privilegiati delle grandi città. La nascita di Zone a traffico limitato è la principale novità contenuta in questo documento di programmazione della mobilità cittadina. A Messina, dopo gli studi effettuati dai tecnici di una società emiliana, sono previste ben sei Ztl, tutte concentrate nel centro in un’area che va dal viale Boccetta sino quasi al viale Europa. Le grandi strade che attraversano questa ampia area del centro città (la via Garibaldi, il corso Cavour, la Tommaso Cannizzaro, il viale San Martino e tutte quelle ritenute strategiche per gli spostamenti più corposi in città), resterebbero esclusi dalla trasformazione in Ztl. Invece, tutte le vie “minori” all’interno dei sei perimetri sarebbero inutilizzabili dalle auto dei non residenti in determinate fasce orarie. La proposta originale indicativa prevede che dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 sarebbero attivati i varchi elettronici che “catturerebbero” le targhe delle auto che trasgrediscono il divieto di transito. Il Piano generale del traffico approderà in commissione consiliare il 19 febbraio e il giorno successivo sarà presentato alla città in un forum al Palacultura. È facile immaginare che in consiglio comunale questo documento possa essere sviscerato e dibattuto in maniera intensa e partecipata perché gli effetti che avrà sulla cittadinanza saranno clamorosi. «Ho già avuto modo di vedere il piano – spiega il presidente della Commissione urbanistica del Comune Biagio Bonfiglio – e le Ztl più delle isole pedonali possono essere una novità sostanziale nelle nostre abitudini. Ci sono due pregiudiziali che mi sento di poter anticipare rispetto al giudizio che poi potrà dare la commissione. Le Zone a traffico limitato, vere, non le attuali aree di parcheggio a pagamento, a Messina possono essere introdotte solo quando Atm spa, la nuova società, avrà varato un piano di potenziamento del servizio pubblico di bus che dia un’alternativa al mezzo privato. E poi quando saranno realizzati quei parcheggi d’interscambio, ai margini del centro città, che consentano di lasciare l’auto e con un solo biglietto di arrivare negli uffici, negli studi, nei negozi di quell’ampia fascia destinata a rimanere senza auto per quella fascia oraria. Prima che si avverino queste due azioni a supporto, far partire le Ztl vorrebbe dire ingolfare il centro e le uniche strade che resteranno aperte anche durante le sei ore a varchi chiusi». Si profila una vera e propria rivoluzione per gli automobilisti messinesi quando il nuovo Piano generale del traffico urbano entrerà in vigore. Una parte importante del centro città per sei ore al giorno non potrà essere percorsa dai mezzi privati se non quelli dei residenti.