Una bomba ecologica, una discarica a cielo aperto che potrebbe esplodere da un momento all'altro con un incendio dagli effetti incalcolabili. L'estremità nord di Sant'Alessio Siculo è un immondezzaio e nessuno, da anni, si cura di rimuoverlo.
Tutta l'area limitrofa al torrente Agrò, alle spalle del campo da calcio, è da oltre un anno sito di stoccaggio di scarti di ogni tipo: basta girare l'angolo dalla stradina che collega con la Provinciale 12, sbarrata alle auto da qualche mese così come l'ingresso lato mare dalla passerella, per trovarsi davanti a una distesa lunga almeno 50 metri e larga tre-quattro fatta di scarti di potature, tronchi e rami, accatastati negli anni dal Comune o dalle ditte che per conto dell'Ente hanno effettuato la manutenzione del verde, in attesa forse di essere rimossi dall'Ato Me4, ma anche pneumatici, sacchi di immondizia e ingombranti, tra roditori e serpenti.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.
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