Operazione congiunta, nella prima mattinata di stamani, effettuata dalla polizia stradale e dai carabinieri di Barcellona che hanno eseguito contemporaneamente tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone di Barcellona, tutte ritenute responsabili di aver costituito una associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, nell'ambito della quale hanno creato ed emesso false polizze assicurative vendute ad ignari clienti che avevano la necessità di assicurare veicoli privati contro i rischi derivanti dalla responsabilità civile del conducente.
Contestato anche, per due degli indagati, l'esercizio abusivo nel settore assicurativo e finanziario. Nel carcere di Gazzi a Messina, per ordine del Gip del tribunale di Barcellona Salvatore Pugliese, su richiesta del procuratore Emanuele Crescenti e del sostituto procuratore Matteo De Micheli, sono state richiuse Giuseppa Benvegna, 43 anni, meglio conosciuta come “Gisella” e la sorella di questi, Rosalia Benvegna 45 anni, che già si trovava ai domiciliari per una condanna definitiva per fatti analoghi.
Entrambe, nonostante i precedenti giudiziari di cui si era resa protagonista la sorella maggiore Rosalia Benvegna, svolgevano ancora attività assicurativa e di intermediazione finanziaria senza la necessaria autorizzazione nell'agenzia di via Mandanici a Barcellona.
Il terzo arrestato, rinchiuso nel carcere di Barcellona, è invece un sub agente assicurativo, che svolge prevalentemente l'attività di intermediario per più di una compagnia, il barcellonese Nino Currò, 51 anni, molto noto in città in ragione della sua attività professionale, che avrebbe dato una parvenza di legalità ai contratti che le due sorelle Benvegna rivendevano come polizze assicurative alle vittime incappate poi nei controlli stradali effettuati da pattuglie di polizia stradale e carabinieri che grazie alla banca dati dell'Ania i falsi contratti.
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