Tumulto all'interno del Consorzio Autostrade Siciliane. Le organizzazioni sindacali dei trasposti sono pronte ad aprire il nuovo anno con numerosi scioperi contestando la gestione del Cas, la carenza delle relazioni sindacali e denunciando un pericoloso e illegittimo attacco sferrato al riconoscimento del contratto nazionale delle Autostrade e dei Trafori per gli oltre 300 dipendenti siciliani. Con una nota inviata al Prefetto di Messina, ai vertici del Consorzio Autostrade e all’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, Filt Cgil, Fit Cisl ,Uiltrasporti, Ugl, SLA e Lata avviano la fase di sciopero dei lavoratori del settore. A seguito di una prima nota datata 19/12/2019, con la quale i sindacati attivavano le procedure di raffreddamento e agitazione del personale del consorzio, per le autostrade Siciliane non è pervenuta alcuna convocazione da parte dei vertici del CAS, che continuano a snobbare il confronto sindacale in sfregio alle corrette relazioni industriali, rendendo croniche le criticità che in più occasioni il sindacato ha posto all’attenzione e che non hanno avuto riscontro anche dall’attuale CDA che ha disatteso gli impegni presi. "Adesso la misura è però colma – dichiarano i sindacati - e a far traboccare il vaso sono le richieste di sospensiva delle recenti delibere e dei bandi di assunzione poi pubblicati giorno 27 dicembre 2019 sul sito aziendale e sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana 'Serie speciali Concorsi n. 14', che i sindacati si sono riservati di impugnare visto anche il mancato preventivo confronto con le OOSS". Nei bandi pubblicati per la selezione di nuove figure tecniche viene inoltre formalizzata l’applicazione per quest’ultimi del 'contratto regionale vigente' senza che nel merito vi sia stato alcun confronto preventivo o confronto dovuto sulle piante organiche per individuare le reali carenze esistenti in svariate qualifiche che mettono quotidianamente a rischio la funzionalità dell’ente ed il servizio fornito all’utenza siciliana. "A parità di lavoro svolto, i lavoratori del Cas chiedono pari dignità e stesso trattamento giuridico ed economico delle altre realtà italiane – concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, SLA Cisal, Lata – che reputano le azioni poste in essere dal Consiglio di amministrazione del Cas un attacco preciso e inaccettabile perpetrato dai vertici del Consorzio, nel silenzio assordante della politica regionale e nazionale, al Contratto Nazionale di riferimento di Autostrade e Trafori dei dipendenti e alle corrette relazioni sindacali, e pertanto hanno attivato la seconda fase di sciopero del personale chiedendo convocazione per il tentativo obbligatorio di Conciliazione presso la Prefettura di Messina secondo quanto previsto dalla normativa vigente".