«Mi ha preso a pugni e insultato, poi è fuggito». A denunciare il grave episodio è il sindaco di Forza d'Agrò Bruno Miliadò, che ieri mattina ha sporto querela per lesioni nella locale Stazione carabinieri contro un cinquantatreenne forzese, accusandolo di averlo aggredito, martedì scorso, intorno alle 19.45, sul viale Delle Rimembranze. «Parlavo al telefono e ho notato il marito della consigliera di minoranza Giulietta Verzino salire dalla villa comunale - ha raccontato ai carabinieri, indicando le generalità dell'uomo - e tenuto conto che in mattinata avevo avuto un incontro per problemi di carattere lavorativo con il figlio, mi sono girato di spalle per evitare di guardarlo; lui mi ha superato di corsa e mettendosi davanti mi ha colpito sulle guance e poi sulle tempie con due pugni sferrati contemporaneamente con entrambe le mani», accompagnati da insulti con l'accusa di aver fatto licenziare il figlio dal Servizio civile. In seguito all'aggressione, Miliadò si è recato alla Guardia medica e poi al Pronto soccorso di Taormina, dove gli è stato riscontrato un trauma cranico-facciale. Prescritti 7 giorni di prognosi. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Messina