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La Madonnina del porto di Messina "sfregiata" dal vento: portate via due lettere della scritta in latino

La Madonnina del porto, il simbolo di Messina, è di nuovo con alcune lettere mancanti nella frase che ricorda il suo saluto ai messinesi ed è riportata ai piedi della stele che domina la Falce. Il forte vento di scirocco che ha imperversato nei giorni scorsi ha sradicato due lettere, la "d" e la "i" dell'ultima parola, "benedicimus".

La stele nota in tutto il mondo sorge all'estremità del forte San Salvatore, è alta 35 metri e fu fatta all'epoca costruire dall'arcivescovo di Messina, monsignor Angelo Paino. La scritta "Vos et ipsam civitatem benedicimus" è tratta dalla Lettera consegnata dalla Madonna ad un folto gruppo di messinesi, che secondo le cronache del tempo si recò in Palestina nell'anno 42.

La statua, in bronzo dorato, fu realizzata dallo scultore Tore Calabrò, ed è alta 7 metri. Venne inaugurata nel 1934 da papa Pio XI che da Roma azionò un congegno ideato da Guglielmo Marconi, con cui accese le luci sulla stele e sull'iscrizione alla base.

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