Il mercato della droga tra Messina e la Campania, 26 arresti: le dosi consegnate in carcere e a domicilio
Le dosi venivano consegnate anche in carcere, e l’attività dei pusher era frenetica. I carabinieri hanno eseguito 36 misure cautelari, di cui 26 in carcere, per detenzione e spaccio di stupefacenti: tra gli arrestati anche i messinesi Vittorio Tamburella, 31 anni, Vincenzo Annunziata, 38 anni, e Massimiliano Merlino, 36 anni, Una indagine dei militari della Compagnia di Torre Annunziata ha portato a un’ordinanza emessa dal gip oplontino per un vorticoso giro di cessioni di cocaina, hashish, marijuana e droghe sintetiche nei comuni dell’area nonchè in diverse città delle province di Napoli, Salerno e Messina. Oltre 700 i casi contestati. Le consegne dello stupefacente avvenivano prevalentemente a domicilio, dopo una richiesta telefonica. Alcune dosi erano destinate alle carceri di Salerno e Lanciano. Il giro di affari ammontava a migliaia di euro al giorno. Dei 36 indagati, quattro erano già detenuti e due ai domiciliari. Tutti devono rispondere a vario titolo di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ma in un caso anche di estorsione per il recupero di una somma di denaro pattuita per l’acquisto di una partita di droga. Per 19 indagati, il gip ha deciso per il carcere, per sette i domiciliari, mentre altri nove indagati sono destinatari di una misura di divieto di dimora. Un indagato ha poi l’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria. Le misure sono state notificate tra Torre Annunziata, Napoli, Torre del Greco, Trecase, Boscoreale, Messina, Salerno, Molinella in provincia di Bologna, Minturno in provincia di Latina, Cassino in provincia di Frosinone, e Lanciano provincia di Chieti. L’indagine dei carabinieri ha messo in luce un gruppo di persone costantemente in contatto tra loro per l’approvvigionamento e lo spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente cocaina, ma anche droghe sintetiche, hashish e marijuana che venivano vendute in diverse piazze a Torre Annunziata e nei comuni limitrofi, ma anche a Eboli e a Messina. La consegna delle dosi era a domicilio o in luoghi stabiliti dopo un contatto telefonico per concordare quantità e prezzo con linguaggio criptico, sfruttando utenze telefoniche intestate a persone inesistenti. Nel corso dell’indagine, sequestrate diverse partite di droga (250 grammi di cocaina, un chilo di hashish e 14 pastiglie di suboxodone) e arrestato in 12 persone, 8 delle quali sono destinatarie del provvedimento notificato oggi. L’inchiesta abbraccia un periodo di tempo che va da febbraio a giugno 2018 e si è avvalsa di intercettazioni, monitoraggio di veicoli, servizi di osservazione e pedinamento.