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Messina, giustizia "lumaca" e diritti negati: la battaglia di Veronica per il figlio malato

Veronica e Dylan

«I tempi a Messina sono disastrosi. Questo bisogna dirlo. Forse sarebbe opportuno trattare con un occhio di riguardo i casi più importanti e non parificarli a quelli banali che affollano i Tribunali. La prossima udienza è il 28 novembre. La prima, invece, è stata il 15 giugno del 2017, dopo la giudice che era stata incaricata è andata in maternità».

A parlare di una vicenda che sta commuovendo tutta Italia e di Dylan, il bambino di quasi 5 anni, affetto da tetraparesi spastica, epilessia sintomatica, ipovedenza e un grave ritardo psicomotorio, è l'avvocato bergamasco Roberto Trussardi, a cui la famiglia Maceli si è rivolta denunciando un presunto caso di malasanità.

Ma su cosa si basa l'azione legale? «Si basa - precisa l'avvocato - su un mancato riconoscimento della preeclampsia della ragazza (comunemente conosciuta come gestosi, ndc) che nel momento in cui avvenne il fatto era già ricoverata da 3 giorni e quindi nessuno si è reso conto che si trovava in questa fase».

L'articolo completo nell'edizione di Messina della Gazzetta del Sud.

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