Il messinese che ha ucciso il fratello per gelosia a Novara: non ho avuto il coraggio di suicidarmi
Rosario Saporito voleva farla finita, ma non ha trovato il coraggio di utilizzare contro di sé l'arma con cui ha ucciso a Trecate il fratello Daniele. È stato l’uomo, che si è costituito, a raccontarlo ai carabinieri di Novara e al pm Silvia Baglivo che ieri sera lo hanno interrogato a lungo. Durante la fuga gli inquirenti hanno temuto che volesse recarsi a casa dell’ex, una donna residente in provincia di Pavia. «C'era il rischio che, dopo aver ucciso il fratello - raccontano gli investigatori - volesse prendersela con lei». Le indagini hanno confermato che è la gelosia il movente del delitto. Rosario Saporito accusa infatti il fratello, residente in Sardegna, della causa della fine della sua storia con quella donna. Una vera e propria ossessione, a cui Daniele voleva porre fine. Ma quando ieri è tornato a Trecate, il tentativo di chiarirsi è finito nel sangue. I carabinieri indagano ora sulla premeditazione del delitto. E stanno cercando di stabilire la provenienza dell’arma, una 9x21 Parabellum modificata, senza matricola. La pistola è stata inviata ai Ris di Parma perché venga analizzata.