Un’assoluzione ribaltata in condanna, cinque sconti di pena e altri “aggiustamenti” in appello per il processo dei riti ordinari per la nuova organizzazione del clan di Mangialupi di Messina, la cui pressione mafiosa su tutto il territorio di Gazzi fu al centro dell’operazione “Dominio”, alla fine del marzo 2017. Ecco i dettagli: il collegio della prima sezione penale presieduto dal giudice Alfredo Sicuro - riporta la Gazzetta del Sud in edicola -, rispetto al primo grado, ha rideterminato le pene per: Mario Schepisi (3 anni e 10 mesi); Giovanni Aspri (7 anni e ben 70 mila euro di multa); Nunzio Corridore (4 anni, in “continuazione” con una sentenza del 2016); Francesco Crupi (3 anni e 8 mesi); Giuseppe Giunta (11 anni e 4 mesi e ben 55 mila euro di multa). Antonino Scimone, assolto in primo grado, è stato condannato a un anno e 10 mesi. Per Giovanna Aloisi e Rosario Aloisi i giudici hanno dichiarato la prescrizione. Quattro le conferme, della sentenza di primo grado, per Francesco Benanti e Francesco Russo in maniera integrale, e poi per Salvatore Arena e Salvatore Utano, ma in questi due casi i giudici hanno accordato il beneficio della “non menzione”.