La procura di Messina ha chiesto 10 condanne per un totale di 118 anni di reclusione e una assoluzione nel processo abbreviato dell’operazione antidroga «Sfizio», condotta dalla Guardia di Finanza ad aprile scorso. Il pubblico ministero Francesco Massara ha proposto al gup Tiziana Leanza pene dai 20 fino ai 3 anni e mezzo di reclusione. Associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacente e diversi episodi di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, le accuse contestate a vario titolo. Indagini della Guardia di finanza, cominciate con appostamenti presso una rosticceria del centro, permisero di scoprire un gruppo dedito allo spaccio di droga, in particolare marijuana, che si riforniva dello stupefacente in Calabria, Abbruzzo e anche Emilia Romagna. Il gruppo sarebbe stato gestito da una famiglia, padre e figli. Tramite corrieri la droga arrivava a Messina per poi essere spacciata. Il pubblico ministero ha chiesto 20 anni ciascuno per Antonino Mangano, Francesco Mangano e Mario Alessandro Mangano inoltre per Carmelo Mangano ha chiesto 10 anni e 8 mesi e per Giovanni Ragusa chiesti 15 anni. Chiesti inoltre per Giuseppe Aguì detto Peppe 5 anni e 10 mesi e per Mino Berlingeri 9 anni, mentre per Carlo Cafarella 10 anni. Inoltre per l’albanese Bektash Kalaj 4 anni e 6 mesi e per l’albanese Hekuran Vangjelaj 3 anni e 6 mesi. Infine chiesta l’assoluzione per Mario Delle Rocche. Secondo l’accusa i fratelli Alessandro Mario e Francesco Mangano dirigevano il gruppo, mentre Antonino Mangano sarebbe stato il finanziatore. Nella prossima udienza interverranno gli avvocati della difesa.