Nonostante la sentenza penale definitiva sia stata chiusa otto anni fa in Cassazione, il processo davanti al tribunale civile a Messina deve ancora cominciare perché si sono già avvicendati già quattro giudici: la vicenda riguarda la causa intentata da Giovanni Carità che ha perso la sua famiglia durante l’alluvione del 27 Settembre 1998 a Messina.
Nella tragedia morirono morirono i genitori dell’uomo e la sorella Angela. «E' grave - dice l’avvocato Aurora Notarianni - che dal 2013 debba ancora iniziare la causa civile che ora è in riserva per la nomina del consulente da parte del tribunale. Tutto ciò nonostante la Cassazione abbia già individuato i responsabili della tragedia e il giudizio civile serva soprattutto per definire l’entità del danno che si dovrà pagare. Ben quattro giudici si sono avvicendati senza nemmeno iniziare il processo per una vicenda tra l’altro così grave».
«Non c'è giorno da 21 anni - dice Giovanni Carità - che non pensi alla mia famiglia e alla tragedia che ci ha colpito. A
differenza dell’alluvione di Giampilieri e di altre tragedie analoghe, qui però sono stati individuati i colpevoli. Tuttavia, i tempi della giustizia sono troppo lunghi, ora speriamo che il tribunale civile dopo 8 anni sia più determinato. Naturalmente questo non ci restituirà i nostri cari, ma almeno avremo giustizia».
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