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Anziana picchiata e rapinata a Brolo, due arresti: incastrati da un testimone

Angelo Perdicucci e Carmelo Drago

Svolta nelle indagini su una violenta rapina a una donna di 90 anni nel Messinese. I carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di due persone ritenute responsabili di rapina e lesioni personali.

Gli arrestati sono Angelo Perdicucci, 44 anni, e Carmelo Drago, 38 anni, accusati di essere i responsabili dell'assalto avvenuto in piena notte, il 24 settembre scorso, nell'abitazione di un'anziana signora 90enne, nel centro storico del comune di Brolo.

La rapina violenta avvenne a distanza di una settimana dall'aggressione di una 90enne a Messina, nella zona di via Tommaso Cannizzaro, all'interno della propria abitazione.

La donna, residente nell'area di via Messina, in pieno centro abitato, fu trovata poco dopo mezzanotte ancora imbavagliata, da una vicina, insospettita dalla porta spalancata. L'anziana - ricostruirono gli investigatori - fu, legata e derubata.

Pochi giorni dopo il vescovo Guglielmo Giombanco, accompagnato dal parroco di Brolo, don Enzo Caruso, visitarono la signora Concettina, che dopo l'aggressione riuscì a tornare a casa dall'ospedale “Barone Romeo” di Patti dove era stata ricoverata da martedì scorso.

Le indagini dei carabinieri si erano subito concentrate su alcuni soggetti del posto ed in particolare sulla figura di Perdicucci. Ad avvalorare la tesi, l’intercettazione di una conversazione telefonica tra un pregiudicato e Perdicucci che, dopo aver commesso la rapina, aveva contattato il conoscente con voce ansimante, lasciando intendere di essere in compagnia di un’altra persona e chiedendo di essere prelevato in macchina nei pressi di una pizzeria del posto.

È da questo primo indizio che si è giunti a ricostruire i fatti della notte. L'uomo ha dettagliatamente raccontato agli investigatori, tra le varie cose, di aver accompagnato, la mezzanotte del 24 settembre e su richiesta degli stessi, Perdicucci e Drago, nei pressi del luogo della rapina, senza tuttavia conoscere le intenzioni dei due.

Il testimone ha confermato anche di aver ricevuto una telefonata con cui, circa quaranta minuti dopo, Perdicucci gli aveva chiesto di essere prelevato in auto e di averli accompagnati nel Comune di Rocca di Caprileone. Avrebbe appreso della rapina soltanto durante gli spostamenti in auto.

La testimonianza è stata riscontrata dai militari, sia mediante l’acquisizione dei filmati registrati dalle telecamere comunali e del casello autostradale che riprendevano i due veicoli utilizzati nei loro spostamenti sia confrontando le dichiarazioni rese dalla vittima al personale sanitario dopo l'aggressione.

Perdicucci e Drago sono stati trasferiti nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto.

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