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Oltre un chilo di droga in casa e un allaccio abusivo alla luce, arrestati padre e figlio a Messina

Proseguono i servizi straordinari di controllo del territorio a Messina dove, nella giornata di lunedì, i poliziotti della locale Squadra Mobile sono stati impegnati nella zona sud della città, prestando particolare attenzione alle illecite attività di spaccio al minuto di sostanze psicotrope.

In particolare, il dispositivo di controllo ha interessato il rione Cannamele, zona Maregrosso, dove sono state eseguite alcune perquisizioni locali. Gli investigatori hanno effettuato un’azione culminata nella perquisizione di un immobile che ha portato al sequestro di 1559,05 grammi di sostanza stupefacente – risultata essere un derivato della canapa - e all’arresto di Giorgio Mundo, 66 anni, messinese, e del figlio Roberto, 27 anni. I reati contestati a padre e figlio sono favoreggiamento e furto aggravato di energia elettrica.

Durante la perquisizione, sono stati vari i tentativi dei due di depistare gli investigatori, prima ritardando nell’aprire la porta di ingresso dell’appartamento e, poi, sostenendo che nessun altro fosse in casa. Tuttavia, fin da subito, gli operatori della Squadra Mobile hanno percepito la presenza di qualcuno al piano superiore. Sospetti confermati quando, raggiunto il primo piano, hanno visto un giovane fuggire dalla finestra e dileguarsi sui tetti delle case vicine. Durante la fuga, il giovane aveva con sé la busta, poi recuperata, contenente la droga suddivisa in tre involucri in cellophane termosaldati.

Le ulteriori verifiche effettuate all’interno dell’abitazione hanno poi consentito di rilevare l’esistenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica mediante due fili in rame. L’intervento di personale Enel ha confermato l’uso fraudolento di energia elettrica.

Dopo l’arresto, padre e figlio, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

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