L’ex poliziotto Mario Ceraolo sarebbe indagato nell’ambito degli accertamenti della Procura di Messina sull’attentato all’ex presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci. E tra le ipotesi di reato contestate ci sarebbero le “false informazioni al pm”.
A dichiararlo in un comunicato ufficiale diffuso nel pomeriggio di ieri è l’avvocato ennese Mario Cosentino, che rappresenta come parte offesa nella vicenda il vice questore Daniele Manganaro, gli agenti della scorta, la compagna di Tiziano Granata, ed ha ricevuto anche un incarico professionale dal Siap, uno dei sindacati della Polizia, per tutelare i colleghi che salvarono la vita ad Antoci dopo l’agguato mafioso del 2016, con mandato anche in eventuali indagini difensive.
«Apprendo che l’ex poliziotto, oggi in pensione, Mario Ceraolo più volte richiamato nella relazione
della Commissione quasi a diventarne il protagonista, sarebbe indagato dalla Procura di Messina proprio per falsa testimonianza al Pubblico ministero, per quanto riferito sull'attentato che ha colpito me e gli uomini della mia scorta quella notte» afferma in una nota Antoci.
«Non riesco a trovare le parole per esternare il mio imbarazzo su una vicenda diventata paradossale - aggiunge l’ex presidente del Parco dei Nebrodi - e che ha generato confusione e sconforto nella società civile, che vedo, ogni giorno di più, indignata per quello che sta accadendo».
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